Gran Sasso, due escursionisti dispersi a 2.700 metri: notte al gelo, si teme per la loro vita. Soccorsi critici per il maltempo

Le operazioni di salvataggio complicate dal freddo e dal forte vento

lunedì 23 dicembre 2024 di Stefano Dascoli e Tito Di Persio
Le ricerche nella notte

L’AQUILA – Sono ore di grande angoscia e preoccupazione per due alpinisti romagnoli, L. P. di 42 anno e C. G. di 48, entrambi di Rimini, che da ieri sono dispersi sul Gran Sasso, a 2.700 metri di quota.

Hanno trascorso una notte al gelo, con temperature proibitive (-8 gradi) e sotto la bufera. Si teme per la loro vita.

Le ricerche stamattina era riprese in virtù di una breve finestra di meteo meno inclemente, ma sono state nuovamente sospese a causa di una bufera che si è abbattuta sull’area. Il rischio ipotermia per i due, bloccati all’addiaccio, continua a destare grande preoccupazione.

I due alpinisti erano scivolati ieri pomeriggio, intorno alle 15, sul versante sud-est del Corno Grande, nel Vallone dell’Inferno. Uno di loro è ferito, mentre le condizioni del compagno restano ancora incerte.

La freccia indica la zona dove si troverebbero i due alpinisti

Le operazioni di soccorso vedono coinvolti vigili del fuoco, il 118, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.

L’incidente si è verificato mentre i due cercavano di raggiungere la vetta del Corno Grande, a 2.914 metri di altitudine. La caduta è avvenuta sotto Monte Aquila, a circa 2.400 metri, in una zona resa estremamente pericolosa da neve e ghiaccio.

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LE OPERAZIONI

Al momento, i soccorritori sono in attesa di una nuova finestra di condizioni favorevoli per riprendere le operazioni, consapevoli che ogni ora trascorsa all’aperto aumenta i rischi per gli escursionisti. La situazione rimane critica, con l’urgenza di intervenire non appena il tempo lo permetterà.

A quanto viene riferito, un nuovo contatto telefonico ci sarebbe stato nel tardo pomeriggio di ieri, quando uno dei due alpinisti a fatica è riuscito a parlare: segno evidente delle grandi difficoltà.

La prima telefonata di aiuto è arrivata alle 15.22 di ieri: i due hanno segnalato di essere scivolati nella zona della Valle dell’Inferno. Da quel momento si è mossa la complessa macchina dei soccorsi, rallentata dalle condizioni meteo critiche. Gli elicotteri non sono decollati e si sono mosse le squadre del Soccorso alpino della Guardia di Finanza e del Corpo nazionale del Soccorso Alpino via terra.

TENTATIVO

Alle 6:30 di stamattina una squadra del Soccorso Alpino, rimasta in quota per tutta la notte in pronta partenza in attesa di un miglioramento delle condizioni meteo, è partita alla volta del Rifugio Duca degli Abruzzi per poi tentare un nuovo avvicinamento verso i due alpinisti. Le condizioni a Campo Imperatore sono leggermente migliorate ma il forte vento e gli importanti accumuli nevosi creati da quest’ultimo in quota rendono la progressione complessa. Altre squadre stanno raggiungendo Campo Imperatore, dopo esser state in pre-allerta per tutta la notte a Fonte Cerreto.“

Ultimo aggiornamento: 24 dicembre, 20:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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