Gallipoli, gravissimo il bimbo di 7 anni caduto nella piscina di un acqua park: era in vacanza con la famiglia

lunedì 21 luglio 2025 di Redazione web
Gallipoli, gravissimo il bimbo di 7 anni caduto nella piscina di un acqua park: era in vacanza con la famiglia

Contrariamente a quanto riferito da un dirigente dell'ospedale di Gallipoli, non è morto il bimbo di sette anni salvato ieri privo di sensi in una piscina dell'acqua park di Gallipoli.

Lo rende noto la direzione sanitaria dell'ospedale, secondo cui le condizioni del piccolo, ricoverato nel reparto di rianimazione si sono ulteriormente aggravate, ma il bimbo è ancora vivo. 

Il piccolo era in vacanza con la famiglia che è originaria della provincia di Lecce e risiede a La Spezia, in Liguria. La giornata al parco acquatico ieri si è trasformata in tragedia con modalità che ancora non sono chiare e sulle quali la procura di Lecce ha aperto una indagine che è al momento senza indagati. Il piccolo è finito nella piscina più grande del parco acquatico, nel punto in cui l'acqua è più alta, e ad accorgersi di lui, quando ormai era privo di sensi, è stato il padre che ha dato l'allarme. E' stato quindi soccorso e portato a terra dai bagnini e il personale del 118 ha tentato a lungo di rianimarlo e sta lottando tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell'ospedale Sacro Cuore di Gallipoli. Difficile al momento capire che cosa sia successo, anche perchè la struttura è priva di telecamere di videosorveglianza.

I soccorsi

La polizia sta cercando di ricostruire i minuti prima dell'accaduto raccogliendo le testimonianze delle altre persone che erano in piscina ma che al momento non hanno portato ad una ricostruzione univoca. Si sa che il bambino non indossava i braccioli e che non sapeva ancora nuotare bene. Qualcuno lo avrebbe visto giocare con altri bambini. Non si sa come mai sia finito nella piscina più grande e più profonda. Secondo alcune testimonianze, nessuno si sarebbe accorto che era in difficoltà in acqua, e non avrebbe nemmeno chiesto aiuto. 

Le ipotesi

Sulla base delle voci sinora raccolte è possibile avanzare con cautela varie ipotesi. Innanzitutto che il piccolo sia sfuggito al controllo dei genitori e si sia allontanato finendo involontariamente nell'acqua profonda. Altra possibilità è che si sia sentito male mentre era già in acqua che non sia riuscito a chiedere aiuto o che stava facendo un gioco di resistenza in apnea magari trattenendosi sott'acqua per un tempo più lungo delle sue possibilità. Ma sono tutte ipotesi senza riscontri. 

Ultimo aggiornamento: 22 luglio, 09:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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