«Questa è la nostra zona». Ragazzine rapinate dalla baby gang

domenica 9 febbraio 2025 di Egle Priolo
«Questa è la nostra zona». Ragazzine rapinate dalla baby gang

PERUGIA - Un'altra rapina, un altro assalto a ragazzine e ancora una volta un baby criminale che ha appena 15 anni. Dopo la denuncia a due quattordicenni pronti a derubare un negoziante con fucile e pistola (seppur giocattolo) e le baby gang che imperversano accanto alle stazioni del minimetrò di Fontivegge e Madonna Alta, l'ultimo episodio arriva dalla zona di strada del Bosco dove è stato necessario l'intervento della polizia dopo una segnalazione al numero unico di emergenza europeo 112. Gli agenti infatti sono stati allertati dopo che due ragazze minorenni sono state avvicinate da un quindicenne e altri cinque giovanissimi mentre camminavano lungo la strada Eugubina. «Questa è la nostra zona, dateci i soldi», hanno detto alle ragazzine con fare aggressivo. Le due giovani hanno detto di no, con un po' di coraggio misto alla reazione dovuta dall'avere davanti dei coetanei. Ma i sei bulli non si sono fermati davanti a quel diniego. Ma anzi, come raccontato poi nella denuncia, hanno iniziato a perquisirle alla ricerca di denaro, riuscendo a prendere poche monete e la tessera sanitaria dalla tasca di una delle due. Che oltre alla paura, alla minaccia, hanno subito anche le mani addosso del gruppetto di giovani balordi. Che però quando hanno notato la madre di una delle vittime – che nel frattempo aveva chiamato il 112 – sono scappati, provando a far perdere le proprie tracce. Gli agenti subito dopo hanno ascoltato le due ragazzine e acquisito tutte le descrizioni utili per individuare i responsabili dell'aggressione. E in poco tempo, uno dei giovanissimi ladri – successivamente identificato come un cittadino albanese di 15 anni - è stato rintracciato dai poliziotti seduto su una panchina lì vicino, esattamente come successo mercoledì a Castel del Piano con i rapinatori dalle armi giocattolo. Sottoposto a perquisizione, il quindicenne è stato trovato in possesso del denaro sottratto poco prima: accompagnato in questura per le attività di rito, il ragazzino è stato denunciato alla procura dei minorenni per rapina in concorso. Mentre sono in corso gli accertamenti e le indagini per dare un nome e un cognome anche agli altri componenti della baby gang.
Un fenomeno – quello della criminalità minorile - che, come ribadito in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario dal procuratore generale Sergio Sottani e dal procuratore dei minori Flaminio Monteleone è purtroppo in aumento anche in Umbria.

Tra luglio 2023 e giugno 2024, infatti, i procedimenti aperti sono stati 674, a fronte dei 589 dell'anno precedente. Tra i reati «spiccano i delitti contro l’incolumità personale (170), ed in particolare le lesioni personali (137 a fronte dei 100) dell’anno precedente seguono i furti (109 di cui 68 fattispecie aggravate); ma non mancano fattispecie di tentato omicidio (1) o reati sessuali (12), stazionarie le risse (6). Sono numerosi i delitti di spaccio di sostanze stupefacenti (37) che continuano a suscitare allarme, anche in quanto ulteriormente criminogeni: il consumo di sostanze fa da sfondo, infatti, a molti reati, soprattutto contro la persona e il patrimonio». «Rilevante il numero dei danneggiamenti 38 con 45 indagati – ha spiegato Monteleone -. Preoccupanti i delitti contro la libertà sessuale (22), in cui le fattispecie sono per lo più aggravate. In aumento il numero dei reati commessi da infraquattordicenni: 38 a fronte di 34. Sempre degno di attenzione è il dato relativo ai minori stranieri indagati, soprattutto per quanto riguarda gli episodi di spaccio e i reati contro la persona, in circa il 45% dei procedimenti penali».

Ultimo aggiornamento: 09:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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