Match di Genova: la sfida simbolica tra centrodestra e centrosinistra. Sotto i riflettori Silvia Salis e Pietro Piciocchi, i due candidati rispettivamente per l'opposizione e per la maggioranza.
Domani e lunedì migliaia di genovesi saranno chiamati alle urne per scegliere la nuova amministrazione comunale. Genova è uno dei 117 comuni al voto, insieme ad altri tre capoluoghi: Taranto, Ravenna e Matera.
Nel capoluogo ligure il clima politico è particolarmente teso. Per il centrosinistra, già impegnato nella campagna referendaria, queste elezioni rappresentano un passaggio chiave per tentare l'inversione di rotta. L'obiettivo è riconquistare la città e porre le basi per le Regionali d'autunno, dopo che il governatore Marco Bucci, esponente del centrodestra che per la seconda volta ha strappato la Liguria alla sinistra, ha consolidato la sua posizione. Ma la corsa a Palazzo Tursi è tutt'altro che scontata. Durante la campagna elettorale, i sondaggi hanno sempre dato la candidata del centrosinistra in vantaggio, ma nelle ultime settimane si è registrata la tendenza a un recupero di Piciocchi. Le distanze si sono ridotte e la partita resta aperta.
Inoltre, Salis e Piciocchi non sono gli unici contendenti, si presentano altri cinque sfidanti: Mattia Crucioli sostenuto dalla lista Uniti per la Costituzione, Raffaella Gualco con Genova Unita, Antonella Marras appoggiata da Sinistra Alternativa, Cinzia Ronzitti supportato dal Partito Comunista dei Lavoratori, e Francesco Toscano don Democrazia Sovrana Popolare.
Chi è Silvia Salis
Ex campionessa italiana di atletica e attuale vicepresidente vicaria del CONI, dal 2021, Silvia Salis è alla sua prima esperienza politica. Nata e cresciuta a Genova, ha vinto l'oro nel lancio del martello ai giochi del Mediterraneo del 2009 e conquistato dieci titoli italiani durante la sua carriera. Dopo il ritiro, ha intrapreso la carriera dirigenziale nello sport fino a raggiungere i vertici del Comitato Olimpico Nazionale. È sposata dal 2020 con il regista Fausto Brizzi e ha un figlio. La sua candidatura nasce da una proposta del Partito democratico, che ha voluto puntare su un profilo civico, nuovo, capace di attrarre soprattutto le nuove generazioni. Salis proviene da una famiglia di sinistra e ha sempre dimostrato attenzione per le tematiche sociali e culturali. Il suo vissuto sportivo e la visibilità pubblica le conferiscono appeal. La sostengono le forze del campo largo: Alleanza Verdi Sinistra, Lista Salis, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Riformiamo Genova. Il suo progetto mira a ricucire le fratture sociali, rafforzare il legame con i quartieri e restituire ai cittadini la possibilità di immaginare un futuro diverso.
Chi è Pietro Piciocchi
Il centrodestra ha scelto di puntare su Pietro Piciocchi, vicesindaco reggente di Genova, oltre che super-assessore con ben 26 deleghe. Classe ‘77, avvocato genovese, è padre di otto figli, tra cui due gemelli in affido.
Proprio la dimensione familiare ha rappresentato per lui una spinta decisiva all’impegno pubblico: “Vivo una quotidianità sempre molto vivace, che mi offre stimoli, forza, ma anche sfide. In un certo senso, questa esperienza mi ha preparato alla vita amministrativa. Quando il sindaco Bucci mi ha proposto di diventare assessore, mi ha detto: vieni, perché sei abituato a gestire situazioni complesse” ha affermato il vicesindaco.
Piciocchi ha assunto la guida della città dopo l’elezione di Marco Bucci a presidente della Regione. Durante l’amministrazione Bucci, ha ricoperto incarichi chiave, tra cui quello di assessore al bilancio, alla programmazione e alla gestione finanziaria. A sostenerlo per la corsa alla poltrona di sindaco una coalizione compatta formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, UDC, Nuovo PSI-DC, Noi Moderati e le liste civiche Orgoglio Genova e Vince Genova.
Piciocchi fonda la sua proposta su tre assi: sicurezza, pulizia urbana e infrastrutture strategiche come Terzo Valico e il rilancio dell' aeroporto.