sabato 20 luglio 2024
Un recente articolo pubblicato su Current Biology spiega come l'aumento delle temperature oceaniche, avvenuto 93 milioni di anni fa a causa dell'innalzamento dei livelli di CO2, influenzò l'evoluzione degli squali. Durante quel periodo, alcuni squali svilupparono pinne pettorali più efficienti, permettendo loro di muoversi più velocemente e di migrare dalle profondità alle acque più superficiali. Studi attuali suggeriscono che l'aumento delle temperature odierne potrebbe provocare cambiamenti simili, costringendo alcune specie a spostarsi verso zone più ossigenate e potenzialmente diventare più grandi. Ipotesi, visto che le temperature stanno cambiando così velocemente che al momento è impossibile fare previsioni.

Gli squali pelagici diventano più veloci con l'aumento della temperatura

«L'evoluzione delle pinne pettorali rappresentano un punto cruciale nella storia evolutiva dei vertebrati, poiché queste strutture sono fondamentali per la locomozione nei pesci attuali» spiegano gli scienziati nello studio pubblicato su Current Biology. Tuttavia, esistono ancora importanti lacune nella nostra comprensione della diversità e dell'evoluzione delle pinne pettorali tra i pesci cartilaginei (Chondrichthyes), un gruppo con una storia evolutiva che si estende per oltre 400 milioni di anni, con gli squali moderni comparsi circa 200 milioni di anni fa. I ricercatori hanno scoperto che gli squali che abitano le acque aperte sono diventati più veloci rispetto a quelli che vivono sul fondo marino. Tim Higham, professore dell'UCR e co-autore dello studio, ha spiegato che i muscoli degli squali sono sensibili alla temperatura, e che l'analisi dei dati ha mostrato una chiara relazione tra temperature più alte, movimento della coda e velocità di nuoto degli squali.
Ultimo aggiornamento: 15:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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